Disastri simili Avete delle belle immagini relative a questa tematica e volete condividerle ? Inviatemele e io le pubblicherò specificando la fonte (vb_geogmail.com)
La Diga del Gleno
Ecco come appare percorrendo il sentiero 411 che da Pianezza (Vilminore) porta alla Diga.
Sentiero n.411
L'ultimo tratto del sentiero, prima di giungere alla Diga è letteralmente scavato nella roccia.
La Diga del Gleno
Dettaglio da monte dello squarcio.
La Presolana
Spettacolari panorami si possono ammirare dalla Diga del Gleno
Il Disastro del Gleno
La distruzione della chiesa di Corna (Sig. Elvio Perazzo - www.pegliese.it)
Il Disastro del Gleno
Cartolina commemorativa di Dezzo (Sig. Elvio Perazzo - www.pegliese.it).
Il Disastro del Gleno
Monumento alla memoria eretto in corrispondenza dello squarcio.
La Valle del Gleno
Scorci di rara suggestione connotano tutta la valle.
La Diga del Gleno
Lo squarcio ha messo a nudo le carenze costruttive del manufatto ed il famigerato "tampone a gravità". .
Il Disastro del Gleno
L'abitato di Dezzo fu uno dei più colpiti dall'ondata (Sig. Elvio Perazzo - www.pegliese.it)
Il Disastro del Gleno
L'abitato di Darfo (oggi Boario Terme), ormai in Val Camonica, fu investito dall'ondata proveniente dalla Valle di Scalve (Sig. Elvio Perazzo - www.pegliese.it)
La Valle del Gleno
Oltrepassata la Diga il sentiero 411 si immette nel 410 che risale la valle sino al P.so di Belviso.
La frana del M.Toc
Un dettaglio della gigantesca frana che colmò il lago.
La frana del M.Toc
Un'immagine d'epoca scattata pochi giorni dopo l'immane disastro.
Il paese di Casso
Anche se la sua elevata quota rispetto al lago rappresentò la sua salvezza, l'abitato di Casso fu gravemente danneggiato.
La Diga del Vajont
Lato monte dello sbarramento.
Erto
Il contrario di Casso, Erto e alcune sue frazioni furono devastate dall'ondata.
La famosa M di Muller
La zona di discacco della frana, sul versante del M.Toc, presenta un andamento ad M. Muller (ing. geotecnico) l'aveva già rilelvata anni prima del disastro.
Longarone
Dalla Diga è ben visibile Longarone, posizionato nella Valle del Piave.
Povera Longaron..
La cartolina mostra la totale distruzione di Longarone. Un'ondata di 25 milioni di metri cubi d'acqua disegnò un cratere simile ad un'esplosione.
La Diga di Malpasset
I resti della Diga appaiono come un guscio di uovo rotto.
La Diga di Malpasset
Di tipo "arco-cupola" come qualla del Vajont, era la diga più sottile del mondo.
Lo scarico di fondo
Il Torrente Reyran scorre sulle macerie della Diga.
La Diga di Malpasset
Durante le fasi finali di costruzione della Diga, la zona fu interessata anche dalla realizzazione dell'autostrada A8. Tra le cause scatenanti il disastro ci sarebbero anche le vibrazioni indotte della mine utilizzate per tale opera.
La Diga di Malpasset
La colorazione rosa è dovuta ai materiali utilizzati per la sua realizzazione, ricavati in loco (Massicio dell'Esterel).
L'arena romana di Frejus
Fu uno dei monumenti più colpiti dall'ondata..
Frejus
L'abitato di Fejus, di origine romana, fu duramente colpito. Attualmente è una bellissima cittadina di mare molto legata al suo santo protettore: San Francesco da Paola che cacciò la peste.
La Valle del Reyran
Molto frequentata da escursionisti è caratterizzata dalla tipica macchia mediterranea con i suoi colori e profumi.
Il Disastro di Malpasset
Frejus su duramente colpita dall'ondata. Le vittime complessive del disastro furono oltre 400.
Il Massiccio dell'Esterel
Tra Cannes e Saint Raphael il massiccio "si getta nel mare" disegnando suggestivi scorci.